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Olio d'oliva dei Colli Euganei

La storia

L’inserimento dell’olivo nei Colli Euganei è avvenuta in tempi molto antichi; alcune fonti confermano la sua esistenza addirittura al Pliocene, ma più probabilmente l’olivo è presente nella Pianura Padana in epoca pre-romana. E’a partire dal 1400 con il predominio di Venezia che l’olivo ottiene una nuova rilevanza e anche dopo l’olivicoltura non viene più trascurata come descrivono alcuni documenti della prima metà del 1700.

Processo di Produzione

L’olio extravergine di oliva viene prodotto tramite la naturale e semplice “spremitura a freddo”. Preliminarmente le olive, dopo essere state ripulite dalle foglie, vengono piano piano macinate con le tipiche macine in granito. Dopo circa 20 minuti di lavorazione, si raggiunge così una pasta pronta per essere spremuta. A questo punto, sebbene siano state macinate per lungo tempo, le olive non hanno ancora prodotto il loro pregiato contenuto. Se deve quindi posizionarle sui fiscoli (filtri), i quali accatastati sui carrelli, vengono inseriti sotto i torchi per essere pressati. Molto lentamente, i torchi spremono dalla pasta il contenuto conseguendone un liquido scuro, composto da acqua e olio; le olive, come tutti i frutti, contengono il circa il 40% d’acqua. L’olio è presente con una percentuale media del 20%, mentre il restante 40% è residuo, chiamato sansa, che recuperato dai fiscoli viene usato come combustibile. Come ultima fase della lavorazione, c’è la separazione del mosto oleoso ottenuto dalla torchiatura, che avviene mediante una centrifuga che divide l’olio dall’acqua. L’olio, dopo aver fatto depositare le ultime impurità rimaste, viene quindi immesso in cisterne di acciaio inox per conservarlo tutto l’anno a temperatura controllata. Nel corso dell’anno viene poi messo in bottiglia e posto in vendita. LE TRE REGOLE BASE per mantenere il più possibile integre, le caratteristiche organolettiche e salutistiche dell’olio

  1. L' OLIO D'OLIVA VA' TENUTO IL MENO POSSIBILE A CONTATTO CON L'ARIA. Si ossida quanto, se non più del vino, perde le sue capacità antiossidanti, utili per combattere i famosi "RADICALI LIBERI", uno dei motivi principali, per i quali dovremmo utilizzare l'olio extra vergine d'oliva. Quando si apre una confezione grande, si deve ridurre il contenuto in contenitori più piccoli.
  2. L'OLIO D'OLIVA NON DEVE MAI GHIACCIARE. Ghiaccia a una temperatura di 6°- 7°; l'ideale é che venga mantenuto intorno ai 13° -14°. In particolare in oli non filtrati, si noterà, nel caso dovesse ghiacciare, che tutti gli elementi in sospensione decadono sul fondo del contenitore e l'olio diventerà limpido come l'olio di semi, perdendo gran parte dei suoi aromi e sapori.
  3. L'OLIO D'OLIVA VA' TENUTO IL PIU' POSSIBILE LONTANO DALLA LUCE L’olio è fotolabile cioè si deteriora in presenza della luce. Per questo motivo deve essere imbottigliato in contenitori di vetro scuro o lattine e non sottoposto a fonti di luce.

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